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2006 •
Videogiochi che diventano film, brani musicali riproposti in nuova veste, videoclip ispirati a opere pittoriche, opere d'arte costruite su altre opere d'arte, film come "Matrix" e "Kill Bill" esempi di prodotti realizzati a partire da giustapposizioni eterogenee e intrecci di generi. Questa raccolta propone una riflessione sulle nuove forme di testualità mediatica, con un'attenzione particolare alle "pratiche di replicabilità", che stanno alla base di molti "ibridi" trans-testuali non esauribili attraverso categorie di genere.
Devo dire che ho molto cercato in libri, articoli e internet per trovare qualsiasi informazione su questo tipo di orologio solare, molto raro e di cui si sono quasi perse le tracce nella storiografia, me il risultato è stato molto contenuto. La sua tipologia appartiene a quella
Presbyteri
Imita ciò che celebrerai2021 •
La liturgia porta a vivere un’esperienza iniziatica, ossia trasformativa del modo di pensare e di comportarsi. Alla luce di questa affermazione, l’articolo propone alcune riflessioni a partire dalla formula di consegna del pane e del vino nel rito di Ordinazione dei presbiteri. I quattro verbi chiave – ricevere, rendersi conto, imitare, conformare – delineano l’identità presbiterale a partire dalla logica del servizio al popolo santo di Dio e dalla umile disponibilità a lasciarsi trasformare da ciò che si celebra.
Il Fonte Battesimale del Patire di Corigliano-Rossano è un'opera dell'XI secolo che oggi si trova nel Metropolitan Museum of Art (MET) di New York. Considerata la difficoltà delle restituzioni di opere d'arte che sono all'estero è consigliabile la riproduzione in modo da poterselo godere
Materiali di Estetica. Terza serie
L’orologio e il calendarioThis article aims at reflecting on the political significance of distinct conceptions of temporality and their symbolic representation in the work of Walter Benjamin. In particular, the “clock” and the “calendar” will be addressed as symbols of, respectively, a linear and homogeneous conception of time and of a cyclical, uneven – and potentially revolutionary – temporality. The conception of time symbolized by clocks is criticized by Benjamin as a bourgeois understanding of progress, which inhibits revolutionary tensions in society by shifting the political focus on future, on the inevitability of progress and growth; on the other hand, calendars’ and ancient cyclical festivals’ temporality constantly looks at the past, celebrating and re-actualizing the memory of previous revolutionary attempts. In the last section, the article will consider the role of symbols and allegories in Benjamin’s philosophical writing, casting new light on the previous discussion.
Quaderni d'Altri Tempi
A propria immagine: I replicanti di Westworld2017 •
L’intelligenza è virtualmente inconoscibile: ciò di cui possiamo fare esperienza sono atti, attraverso cui l’esplicarsi dell’intelligenza influisce sulla realtà esterna al soggetto e può essere campionato, in una dimensione intersoggettiva. Come nel test di Turing, ciò che conosciamo sono gli effetti di un altro, la cui realtà (il cui noumeno) resta per noi nascosto dietro un paravento. È dunque possibile, con questi presupposti, determinare se la natura di questo altro sia umana o artificiale? Ovviamente no. Ma soprattutto, per citare lo scambio di battute tra un umano e un host – avanzato animatrone al servizio dei visitatori all’interno del parco a tema di Westworld (secondo episodio della prima stagione): quando William, l’uomo, chiede “Are you real?” (sei reale?) la risposta è “If you can’t tell, does it matter?”: se non riesci a distinguere la differenza, la risposta non ha importanza. L’attribuzione di umanità a un’entità dotata di intelligenza diviene un esercizio privo di fondamento teorico. D’altronde molta fantascienza, sulla pagina scritta come sul piccolo e grande schermo, si è divertita a mostrare come nel momento in cui l’identità di un essere creato imita perfettamente quella umana, nel momento in cui la differenza tra umano e artificiale diventa letteralmente impercettibile, la domanda stessa sulla sua natura cessa di avere senso. Ad essere chiamata in causa è piuttosto la fondazione antropocentrica del nostro criterio morale, si prenda come termine di confronto un’identità intesa come insieme di facoltà e caratteri smaterializzati, dai “risvegli” di coscienze nate in universi finzionali, come Solo in Nirvana (Salvatores 1997), piuttosto che emerse dalla matassa di informazione del web, come il Webmind della trilogia del risveglio di Robert J. Sawyer (2009-2011), o dalla complessità di un sistema operativo come la Her del film omonimo (Jonz, 2013). O si tratti al contrario di ricreazione del corpo nella sua precipua fisicità, come quella reificata e sensuale dei droidi di Ex_machina (Garland, 2014), o, ancora, si tratti di creature che dell’uomo assommano entrambi gli aspetti, offrendone un duplicato tragicamente convincente, come gli androidi di Philip K. Dick portati sul grande schermo da Ridley Scott (Blade Runner, 1982) e Denis Villeneuve (Blade Runner 2049, 2017), o quelli di Michael Crichton (Westworld, 1973) rivisitati ora sul piccolo schermo da Jonathan Nolan e Lisa Joy per la HBO (2016-).
Una storia completa degli esemplari più interessanti esistenti in Italia Lino Colombo www.nicolaseverino.it ottobre 2009 Premessa Quando scrissi l'articolo sulla storia degli orologi a rifrazione, rimasi alquanto perplesso e meravigliato di vedere una copia dell'orologio attribuito ad Hartmann nel Museo della Scienza e Tecnologia di Madrid. Considerato che gli antiquari vendono spesso falsi ricostruiti alla meno peggio, pensai che l'orologio capitato in mano a Lino Colombo fosse una replica dell'originale esposto nel museo spagnolo. Niente di più sbagliato, anche se l'osservazione a quel momento mi appariva giustificata dai fatti. Qualche tempo fa, Lino mi scrisse dicendomi che aveva qualcosa da dire in proposito e, promessa mantenuta, da pochi giorni mi ha inviato questa nota a rettifica di quanto ho erroneamente, ma non per mia colpa, creduto valutando i fatti di allora. Sono ben felice, quindi, di pubblicare questo nuovo articolo che si presenta non solo come una semplice nota volta a difendere le posizioni ed i fatti descritti nel primo articolo nel 1998, ma, con mia grande gioia, una ricerca documentale completa, quasi definitiva oserei dire, che pianta dei capisaldi fondamentali nella storia degli orologi solari a rifrazione nell'Europa e, in particolare, dei pochi esemplari italiani che ci sono pervenuti. Infatti, l'infaticabile Colombo non solo svela i "misteri" dell'orologio di Hartmann, ma va di persona a studiare l'esemplare a tazza del giardino pensile del Palazzo di Urbino svelando una notizia sorprendente. Pone nuovi dubbi e quesiti relativi ad altri esemplari custoditi nei musei sulla base di importanti fonti documentali e via dicendo. L'amico e collaboratore Lino Colombo, si dimostra ancora una volta un tenace e competente studioso della storia di questi strumenti, nonché leale amico e prezioso collaboratore. Atteso che l'intento principale del mio articolo, era quello di stimolare ricerche più particolareggiate in merito, sono felice che questo sia avvenuto. Un sentito ringraziamento da parte mia, quindi, per questa nuova, preziosa, collaborazione. Nicola Severino Mi vedo costretto a scrivere questo intervento sugli orologi solari a rifrazione, per rettificare le affermazioni di Nicola Severino che mi riguardano direttamente, riportate nell'articolo Storia dell'orologio solare a rifrazione apparso nel marzo 2009 sul sito web www.nicolaseverino.it , precisamente nel paragrafo intitolato "L'orologio di Hartman in Italia: originale, un falso o una svista?" Sul primo numero della rivista "Gnomonica"1, edita dallo stesso Severino nel settembre 1998, annunciai la scoperta e il restauro di un orologio solare a rifrazione a forma di tazza emisferica, firmato da Georg Hatmann (latinizzato in Georgius Hartman) e datato 1547 (L. Colombo, La meridiana di Acaz. Un orologio solare a rifrazione di Georg Hartmann datato 1547, "Gnomonica", 1, pp. 13-17). Tale tazza non è un falso, bensì l'originale oggi conservato nel Museo Nacional de Ciencia y Tecnología di Madrid. A questo punto della vicenda, che per me è stata lunga e incresciosa, vorrei aggiornare quanto ho già scritto nell'articolo menzionato, per adeguarlo allo stato attuale delle mie ricerche, rifiorite negli ultimi anni grazie a Stefano Pagliaroli, filologo dell'Università di Verona, che mi ha incalzato con quesiti e dubbi sull'argomento, fornendomi inoltre un notevole materiale bibliografico e immagini fotografiche veramente dettagliate. 1 ripubblicato di nuovo ora, allegato al termine di questa nota con il corredo fotografico completo, ad alta definizione e a colori, cosa che non fu possibile nella rivista a stampa e neppure nell'edizione digitale.
Lavoro culturale
Un'altra versione è possibile2020 •
La versione di Jean, ovvero un'altra storia degli sgomberi e delle "città possibili" Foto di La versione di Jean Campi da golf, centri sportivi, cinema multisala, piste da go-kart, istituti scolastici, villaggi e condomini solidali, ecc. Quelle elencate sono soltanto alcune delle attività che le istituzioni locali promettono di avviare ogni volta che effettuano lo sgombero di un insediamento abitativo informale. Di queste attività, quasi sempre, non si vede traccia, anche ad anni di distanza. Ma non è questo il punto, evidentemente. Evocarne la costruzione, a prescindere dal fatto che la si voglia e la si possa concretamente realizzare, non risponde a obiettivi pratici ma serve a drenare legittimazione verso l'amministrazione che minaccia di "usare le ruspe".
2020 •
Il concetto di eterna giovinezza evoca in molti l’immagine di una società composta per lo più da ventenni ed, eventualmente, bambini. Al contrario di ciò che generalmente si pensa, il rallentamento, il blocco e l’inversione dei processi di invecchiamento, di singoli organi come di interi organismi, di cavie animali come di esseri umani, sono risultati che sono già stati acquisiti nella letteratura scientifica. Questo articolo presenta lo stato dell'arte della medicina anti-aging e spiega perché, nonostante gli indubbi progressi della ricerca, lo scenario di una società di soli giovani in tempi stretti è implausibile.
La Voce di Hora
Quando gli orologi parlavano2012 •
Before voice synthesis became a standard output in personal computers and smartphones, there was a time when clocks were asked to talk, with human voice, telling hours and minutes. The article illustrates the story of talking clocks and their technology.
Journal of Nanostructure in Chemistry
Efficient one-pot four-component synthesis of 1,4-dihydropyridines promoted by magnetite/chitosan as a magnetically recyclable heterogeneous nanocatalyst2014 •
Swiss Journal of Educational Research
Schulten, Maria Luise Lothwesen, Kai Stefan (Hrsg.) (2017). Methoden empirischer Forschung in der Musikpädagogik. Eine anwendungsbezogene EinführungProceedings of The IEEE
MyGrid - A complete solution for running Bag-of-Tasks ApplicationsRevista da Faculdade de Ciências Médicas de Sorocaba
Recreação hospitalar: uma realidade possível1999 •
Physical Review Letters
Search for New Physics with a Monojet and Missing Transverse Energy in pp Collisions at sqrt[s]=7 TeV2011 •
Environmental Biology of Fishes
Histological and ultrastructural evidence for the role of gonadal steroid hormones in sex change in the protogynous wrasse Thalassoma duperrey1989 •
Revista Nacional de Gerenciamento de Cidades
Mapeamento de áreas de risco de contaminação por agrotóxicos: um estudo de caso no estado do Espírito Santo, Brasil2020 •
2004 •
Current Chemical Biology
Editorial (Thematic Issue: Computational Cell Biology in Indian Subcontinent)2014 •
users.isr.ist.utl.pt
From Local to Global Stabilization: A Hybrid System Approach⋆2021 •
Clinical Diagnostic Laboratory Immunology
PCR-Based Detection, Restriction Endonuclease Analysis, and Transcription of tonB in Haemophilus influenzae and Haemophilus parainfluenzae Isolates Obtained from Children Undergoing Tonsillectomy and Adenoidectomy2001 •
CIN: Computers, Informatics, Nursing
Validity and Reliability of a New Measure of Nursing Experience With Unintended Consequences of Electronic Health Records2016 •
Journal of Antimicrobial Chemotherapy
Frequency and patterns of protease gene resistance mutations in HIV-infected patients treated with lopinavir/ritonavir as their first protease inhibitor2012 •
IJECA (International Journal of Education and Curriculum Application)
Concept of Quantitative Research Methodology and Its Implications on Methods in Islamic EducationSystematic and Applied Microbiology
Genotypic and symbiotic diversity of native rhizobia nodulating red pea (Lathyrus cicera L.) in Tunisia2020 •
IFAC Proceedings Volumes
Identification of Model Parameters Governing Seismic Waveforms with Multi-Layer Perceptrons1994 •
Clinical Infectious Diseases
Lack of Zoonotic Coronavirus Species Detected Among Children Hospitalized With Pneumonia in the PhilippinesWIT Transactions on Ecology and the Environment
Green and Blue Infrastructures as the Structure of a Bioregion: The Case of the Pontina Bioregion2020 •